La scoperta di una nuova pietanza
fa di più per la felicità del genere umano
della scoperta di una stella
(Jean Anthelme Brillat-Savarin, Fisiologia del gusto, 1825)
Può la cucina diventare sinonimo di “affetto”? Un piatto preparato con amore, un menu pensato per i commensali, un pasto vissuto come momento di aggregazione e di scoperta: sono questi i punti chiave di quella cucina degli affetti che rende speciali tante tavole italiane e sulla quale il presente libro è fondato.
Gli autori propongono 150 ricette, recuperate dalle raccolte scritte a mano da Elia (Lela) Villani e completate da un’ampia introduzione e molti commenti. Quello suggerito è un viaggio attraverso la cultura e la memoria: le ricette della Lela, nate dal passaparola con amiche, amici e conoscenti, affinate negli anni, talvolta rivisitate, offrono una visione diversa dell’arte culinaria, arricchita dal tempo, dai passaggi generazionali, da una cura e una passione tutte italiane.
I piatti, provenienti da varie regioni, sono presentati con semplicità e con gusto per il dialogo col lettore. Inoltre, in molte pietanze, sono stati inseriti suggerimenti per l’abbinamento con il vino, per una esperienza gastronomica completa.
Chiude il ricettario un’appendice con otto proposte di menu: il fine, ancora una volta, è quello di offrire un esempio della nostra cucina degli affetti, vero tesoro da conservare e da gustare.