Una vita che cambia all’improvviso, drammaticamente, un maledetto giorno dell’estate 2021; un uomo che fa fatica a riconoscersi, a riappropriarsi di un’identità che non sente più sua: un racconto denso e viscerale ci porta a riflettere sul valore dell’esistenza umana e sul senso della sofferenza.
Lido Reali, imprenditore pratese, ripercorre il proprio percorso in un dialogo col lettore e con se stesso: come un ciclista arrivato in cima alla vetta, il suo sguardo si perde sui ricordi del proprio passato, sui dolori e sulle gioie che lo hanno attraversato. Il rapporto con la moglie Giovanna e con la figlia Federica, il successo di una carriera costruita con tenacia, la passione per la bicicletta, i contorni di una Prato intima e in continuo cambiamento: sono queste le tappe che segnano la grande corsa di Lido e che oggi lo portano alla sfida più difficile, quella della “malattia” che lo colpisce in un caldo pomeriggio di luglio.
A seguito della vaccinazione contro il Covid 19, una grave infezione al midollo spinale fa precipitare l’autore in condizioni fisiche e psicologiche terribili, lo intrappola in un dolore nel quale il suo corpo e la sua vita sembrano non appartenergli più.
Una nota di speranza, però, appare infine come la chiave per uscire dal labirinto di specchi del rifiuto di sé, per abbracciare quel corpo che diviene il ponte tra il vecchio Lido e il nuovo Lido, per scoprire oltre di esso una verità più grande e la bellezza dei nuovi, piccoli passi.