Il giallo del semaforo è la figura cromatica della soglia tra due stati: essendo un colore di mezzo, può evocare la soglia tra due condizioni esistenziali, come tra il giorno e la notte, tra la vita e la morte, o tra la consapevolezza e l’ignoranza. Può essere visto come un simbolo della condizione umana, sempre in bilico tra diverse possibilità e in continua ricerca di significato e direzione.
Il giallo del semaforo di Valeria Di Felice invita a riflettere sulla necessità di mantenere un legame autentico con la realtà attraverso “l’esercizio spirituale” della parola poetica, un luogo di resistenza in cui continuare a sperimentare un’umanità profonda, al di là delle illusioni create dall’intelligenza artificiale e dalla tecnologia algoritmica. In questo caso, poesia e filosofia si ritrovano in profonda sintonia.
(dalla Prefazione di Giuseppe Girgenti)