di Antonella Scarfò
di Susanna Villari
In quale misura il diritto può interagire con il teatro? Questo studio mira a individuare il sostrato giuridico di cui si nutriva il mondo tragico, rispondendo alle esigenze della normativa letteraria di un’epoca in cui non vigeva ancora la moderna separazione del sapere e dove il letterato era sovente uomo di legge o di governo. Articolato in due sezioni, la prima giuspubblicistica, la seconda dedicata alle problematiche matrimoniali, il volume è percorso trasversalmente da specifiche linee di analisi: la nozione di tirannide nelle sue differenti manifestazioni, la dialettica fra l’antica Israele e l’età cristiana, lo scontro fra l’ideologia della Riforma e quella post-tridentina, le contrapposte ragioni di Chiesa e Impero, le consuetudini islamiche, l’universo cavalleresco con i suoi codici che variavano al variare della latitudine geografica. Ristabilendo, così, un connubio fra discipline soltanto all’apparenza irrelate, singole opere, veicolo di tematiche esemplari dalla robusta orchestrazione giuridica, miti classici rivisitati, o vere e proprie “saghe”, costituiscono le specole attraverso le quali è traguardato un corpus drammaturgico, che copre con le sue trame ampie porzioni della storia e della cultura rinascimentali.
Prezzo € 28.00
pp. 572
Formato 16x24
Anno 2010
ISBN 9788860321381