Questo volume indaga per la prima volta la dimensione plurilingue e transnazionale dell’opera di Alice Ceresa (1923-2001), una delle voci più originali della letteratura in lingua italiana del Novecento.
I saggi qui raccolti mostrano come la pratica della traduzione accompagni l’intero percorso intellettuale della scrittrice, intrecciandosi alla critica delle disuguaglianze di genere e al plurilinguismo delle sue origini svizzere. Ne emerge il profilo di un’autrice autenticamente europea, capace di attraversare con coerenza e radicalità confini linguistici, culturali e identitari.