Un presente già passato

€ 15.00

pp. 136 formato 12,5x19,5

Anno 2023

ISBN 9788860327048

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Carlo Villa

Un presente già passato

In “Un presente già passato” Carlo Villa ci racconta una incalzante storia d’amore ricca di pungente ironia, dalla sua nascita e seduzione scoppiettante, fino al suo coinvolgimento febbrile, passando attraverso l’incandescenza dei suoi sviluppi più impudichi e tempestosi. Una storia che a tratti s’impenna, diventa scontrosa, vi si annusa l’epilogo e la tragedia, mentre la resurrezione pesca nell’enfatica fine. Una storia che si dibatte e non vorrebbe cedere, che s’impiglia con acrimonia al suo stesso passato, che accusa, inveisce, infanga pur di darsi qualche speranza; che alla fine si mostrerà impossibile, in quanto tutta la storia è una proiezione dell’impellente bisogno d’amore, alle prese con una realtà invece inadeguata, sorda e sconfortante rispetto alla velocità immaginativa che urge.
In tutti codesti fogli, che vedono la luce dopo numerose raccolte narrative uscite presso i maggiori editori, Villa raggiunge una cifra paratattica godibilissima e raffinata, mentre nel parodiato eros che gli è congeniale s’insinua un «falso-vero» sardonico e sornione.
La lingua di Villa è poi il più delle volte gonfia di stivaggi imprevedibili e di accostamenti oleosi, lutulenti, nonostante che le sue partenze abbiano luogo in un quotidiano plausibile e ben pettinato. La situazione vi campisce deliberatamente colloquiale e si serve di questa andatura dall’apparenza ammodo per compiere invece continue, improvvise capriole nelle altre prefazioni presenti nel testo.
“Un presente già passato” dimostra inoltre un lavorìo accurato sui miti e sugli archetipi, rivisitati in funzione di moderne nevrosi, e la felicità espressiva e l’officina espressionista dell’autore partecipano di un surrealismo di volta in volta morbido, ilare, beffardo, onirico, sempre molto fisico e di gran classe, alla Gaudì, avendo per bersaglio soprattutto il corpo femminile, da Villa assunto a misura e a geografia del mondo intero. I componimenti di Villa a questo riguardo sono vere esplosioni deliranti nella direzione di un Ramon Gomez De La Serna.