Bux Antonio

Antonio Bux (Foggia, 1982) vive tra la Spagna e l’Italia. Suoi lavori e recensioni sono apparsi in nu-merose antologie e sulle pagine culturali dei maggiori quotidiani nazionali oltre che in diverse riviste e lit-blog sia nazionali che internazionali. Ha curato la traduzione del libro «Finestre su nessuna parte» (Roma, Gatto-merlino Superstripes, 2015) di Javier Vicedo Alós, oltre che la traduzione di testi scelti di numerosi autori, tra i quali Leopoldo María Panero e Ju-lio Cortázar. Ha pubblicato vari libri («Disgrafie [poesie 2000-2007]»; «Trilogia dello zero»; «Turritopsis»; «23 [frag-mentos de al-guien]»; «Sistemi di disordine quotidiano»; «Un luogo neutrale»; «Sativi»; «El hombre comido»), due dei quali, scritti direttamente in spagnolo, sono usciti in Argentina. È risultato finalista al premio Lo-renzo Montano (XXVII ed.) e ha vinto i premi Iris di Firenze (2014), Minturnae (2012-2013) e “Piero Alinari” (2014).

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